Fratello Giancarlo Marra

Cristo Gesù non chiama soltanto al mattino, ma anche a mezzodì e a sera. Ci chiama, quindi, in qualunque periodo dell'esistenza.

Un altro Altavillese, nato nella frazione Cerrocupo, già di età matura, intraprende la vita religiosa nella Congregazione delle Divine Vocazioni. E' Giancarlo Marra di Carmelo e di Sofìa Belmonte, che nacque il 24 marzo 1964. Su "Shalom", periodico religioso della Propositura di S.Ippolito dei Padri Vocazionisti, Bibbiena (Arezzo), dic.2000, Anno III, egli dichiarava che la vocazione gli nacque il 13 giugno 1993, durante la processione del Corpus Domini, cioè all'età di ventinove anni. All'improvviso, sentì dentro di sé una gioia intensa di seguire la strada tracciata da Gesù. Fino a quel momento era stato come tanti giovani di oggi: amante della vita spensierata. Aveva anche la fidanzata e gli piaceva il divertimento. Con la vita mondana non si giunge alla salvezza dell'anima. Data l'età, i genitori cui aveva confidato la decisione, erano pressoché restii alla scelta temeraria. Essa, però, non era affatto temeraria, ma cosciente. Dopo giorni, anche il padre e la madre non furono più contrari. Il 14 agosto 1995, Giancarlo entrava in letizia nella Casa vocazionista' della cittadina laziale di Anagni, per iniziare il postulantato.

Cinque anni dopo, cioè il 14 settembre 2000, faceva, nella Chiesa rurale di S.Biagio fuori le mura della frazione Cerrelli di Altavilla, la professione perpetua di Povertà, Castità ed Obbedienza nelle mani del Vicario Generale della Congregazione dei PP. Vocazionisti, D.Raffaele Castiglione. La cerimonia, in chiesa, dove erano accorsi numerosi fedeli, fu molto bene preparata dal parroco, il vocazionista D.Raffaele Vigilante, cui Fratel Giancarlo si sentiva particolarmente legato per aver ricevuto da lui salutari consigli spirituali.

In pochi anni egli ha già conquistato benevolenza e stima dei Superiori. Con la risposta alla chiamata del Signore, si aggiunge un altro tassello alle vocazioni religiose altavillesi. L'Ad maiora di rito, mi porta a dire che la chiamata non è mai troppo tarda.

Paolo Tesauro Olivieri