Padre Salvatore Reina

Il suo nome originario era Antonio Reina, nell’ordine Domenicano prese il nome di Padre Salvatore. Nacque il 14/09/1909 da Luigi ed Elisabetta Peduto ed abitavano nel vicolo del Carmine di Altavilla. Dopo le esperienze scolastiche e seminariste, avute ad Altavilla e Vallo della Lucania, decise di entrare nell’ordine domenicano prima di prendere la prima Messa. Diresse il gruppo di studio per la prima traduzione, nel mondo, in lingua Urdu della Sacra Bibbia Cattolica.

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Vedi anche:

Le foto di Padre Salvatore in Pakistan

Le foto di Padre Salvatore ad Altavilla

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Dopo aver superato gravi problemi di salute , entrò nell’Ordine dei Frati Predicatori ed il 30 luglio 1933 fu ordinato sacerdote domenicano nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino- Roma, già sede della curia generalizia dell’Ordine dei Frati Predicatori. Intanto nel 1931 era iniziata la prima missione domenicana in Pakistan  guidata da padre Benedetto Francesco Cialeo. I domenicani , giunsero a Multan  per operare nella diocesi di Lahore che allora era centro di una zona dell’India settentrionale di circa centocinquantamila Kmq., con una popolazione di circa sei milioni di abitanti di cui oltre 15 mila cattolici .
Padre Salvatore venne trasferito in Pakistan nel 1934. Era nel quarto gruppo di missionari che giunsero in Pakistan. Nel 1936 la missione di Multan veniva eretta a Prefettura Apostolica e P. Cialeo ne fu il primo Prefetto Apostolico. Fra tante ristrettezze di clima, di igiene, notevole quella economica, P. Cialeo riuscì a gestire quell’immenso territorio e il 29 ottobre 1939, a soli 38 anni, in San Pietro, a Roma, fu consacrato Vescovo. Nel 1939 venne creata la diocesi cattolica di Multan, staccandola dal territorio della diocesi di Lahore e il vescovo Cialeo OP (Ordine Predicatori) divenne il primo Vescovo della diocesi di Multan. Purtroppo scoppia la seconda Guerra Mondiale e, con la presenza inglese nell’India e nel territorio pakistano,  ci furono gravi ripercussioni per i missionari domenicani. Molti di essi furono arrestati e deportati, dagli inglesi, in campi di concentramento.

Padre Salvatore quando ritornò ad Altavilla nel 1948, raccontò ai familiari, ai parenti e agli amici quei tristi giorni di prigionia  con la paura di essere fucilati !
 Nella testimonianza pervenutami da Padre Emmanuel  Parvez, parroco a Pensara, diocesi di Faisalabad nel Punjab pakistano, viene riportato: “…Fu arrestato con altri stranieri durante la seconda guerra mondiale. Questo turbò molto la chiesa locale. Alla fine quando furono liberati ci fu una grande allegria. Ha servito la diocesi di Multan in varie parrocchie. Durante la sua permanenza in seminario ha parlato punjabi con seminaristi del Punjab e inglese con gli altri. Era un vero studioso e poteva imparare facilmente tutte le lingue locali.
Condivideva le sue esperienze pastorali in varie parrocchie della diocesi di Multan con grande gioia. Nel 1960 fu creata la diocesi di Faisalabad e tutti i domenicani italiani giunsero a Faisalabad insieme a Mons. Francesco Benedetto Cialeo.

Padre Salvatore era molto legato ad Altavilla e alla Chiesa della Madonna del Carmine dove celebrava sempre la Santa Messa ogni qualvolta tornava al paese per abbracciare i suoi familiari. Durante la vita di Missionario tornò ad Altavilla nel 1948 e nel 1956 raccontando l’esperienza vissuta e l’attività che svolgeva in modo esemplare e con tanto tanto amore. Nel 1962 tornò definitivamente in Italia, a Roma dove ebbe anche l’incarico di Parroco della Basilica di Santa Maria Sopra Minerva. Nelle sue venute altavillesi, lo ricordo sempre con il suo sorriso , la sua gioia nel salutarti e il suo amore verso i bambini di Via Borgo. La sua dimora altavillese era presso l’abitazione del fratello Emidio, nel vicolo 5 San Martino. Portava sempre tante caramelle in tasca che distribuiva a tutti i bambini che incontrava. Era sempre presente nel mese di luglio per la ricorrenza e la festa paesana per la Madonna del Carmine. Ritornava anche a settembre per la festa della Madonna di Montevergine. Il suo legame con il paese natio era veramente splendido. Padre Salvatore trascorse gli ultimi anni della sua vita nella casa di riposo di Nerola, in provincia di Roma, dove nel 1993 festeggiò i 60 anni di sacerdozio e dove morì l’8 novembre 1995. Le sue spoglie riposano nel Cimitero di Altavilla accanto a quelle dei suoi familiari.