La Congrega del Carmine

 

Nasce nel 1840 con uno statuto regolato dalle norme canoniche, e approvato dall'ordinario diocesano. Nell'agosto dello stesso anno ebbe anche il decreto di riconoscimento dal Re di Napoli.

L'origine è legata secondo la tradizione, al miracolo occorso al devoto altavillese Antonio Gajone. Questi, medico e fisico, possedeva un appezzamento di terreno tra le contrade Cognole e Cappelle di Altavilla Silentina e vi si recava spesso, cavalcando una giumenta e percorrendo la stradina del vicolo dei Fuossi. Il Gajone, era costretto a passare davanti alla vasca sempre piena di acqua, che in quel tempo serviva ad alimentare il mulino di proprietà dell'altavillese Giovanni Di Prizio (località Granata). Un giorno, per motivi ignoti, la giumenta, alla vista di quella massa di acqua, si impaurì e siccome la vasca sfiorava il ciglio del viottolo, l'animale e il Gajone vi precipitarono dentro. La vasca era larga e abbastanza profonda.

Nel tragico attimo, si dice che il Gajone abbia esclamato: « Madonna, salvami! ». E pare che nello stesso momento abbia avuto la visione di Nostra Signora, la quale gli abbia detto: "Non temere! Uscirai dall'acqua salvo, insieme al cavallo". Infatti, pochi momenti dopo, l'animale e il Gajone erano miracolosamente fuori della vasca.

Essendo devoto della Vergine, nel tragico istante, faceva voto alla Madonna del Carmine che, se fosse uscito sano e salvo da quel pericolo, si sarebbe fatto promotore di fondare una pia Confraternita in suo onore e avrebbe fatto dono alla chiesa di una Statua raffigurante Maria SS. con il Bambino. Il Gajone manifestò il voto ad alcuni amici e a persone rispettabili del Paese. Tutti mostrarono vivo entusiasmo per la fondazione della Confraternita. Della Congrega facevano parte come confratelli tutti i migliori cittadini dell'epoca e lo stesso Gajone, morto nel 1858, fu il primo Priore.

La prima deliberazione, che compare nel registro delle delibere, risale al 30 Agosto 1881 ed è a firma di Padre Crescenzio Cantalupi. Scrive, nel 1940, il parroco D. Domenico Di Paola in una pagina dell'Opuscolo sul Centenario: « La sorta Confraternita, sotto la direzione dello stesso Gajone che ne fu il primo Priore e della quale facevano parte come confratelli i migliori cittadini dell'epoca, si stabiliva nella piccola, ma bella chiesa del Carmine dove si officia tuttora ».