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        Dopo aver  superato gravi problemi di salute , entrò nell’Ordine dei Frati Predicatori ed  il 30 luglio 1933 fu ordinato sacerdote domenicano nella Basilica di Santa  Sabina all’Aventino- Roma, già sede della curia generalizia dell’Ordine dei  Frati Predicatori. Intanto nel 1931 era iniziata la prima missione domenicana  in Pakistan  guidata da padre Benedetto  Francesco Cialeo. I domenicani , giunsero a Multan  per operare nella diocesi di Lahore che  allora era centro di una zona dell’India settentrionale di circa  centocinquantamila Kmq., con una popolazione di circa sei milioni di abitanti  di cui oltre 15 mila cattolici .  
          Padre  Salvatore venne trasferito in Pakistan nel 1934. Era nel quarto gruppo di  missionari che giunsero in Pakistan. Nel 1936 la missione  di Multan veniva eretta a Prefettura Apostolica e P. Cialeo ne fu il primo  Prefetto Apostolico. Fra tante ristrettezze di clima, di igiene, notevole  quella economica, P. Cialeo riuscì a gestire quell’immenso territorio e il 29  ottobre 1939, a soli 38 anni, in San Pietro, a Roma, fu consacrato Vescovo. Nel  1939 venne creata la diocesi cattolica di Multan, staccandola dal territorio  della diocesi di Lahore e il vescovo Cialeo OP (Ordine Predicatori) divenne il  primo Vescovo della diocesi di Multan. Purtroppo scoppia la seconda Guerra  Mondiale e, con la presenza inglese nell’India e nel territorio pakistano,  ci furono gravi ripercussioni per i missionari  domenicani. Molti di essi furono arrestati e deportati, dagli inglesi, in campi  di concentramento.         
                  
          
          Padre Salvatore quando ritornò ad  Altavilla nel 1948, raccontò ai familiari, ai parenti e agli amici quei tristi  giorni di prigionia  con la paura di  essere fucilati ! 
             Nella testimonianza pervenutami da Padre  Emmanuel  Parvez, parroco a  Pensara, diocesi di Faisalabad nel Punjab pakistano, viene riportato: “…Fu arrestato con altri stranieri durante  la seconda guerra mondiale. Questo turbò molto la chiesa locale. Alla fine  quando furono liberati ci fu una grande allegria. Ha servito la diocesi di  Multan in varie parrocchie. Durante la sua permanenza in seminario ha parlato  punjabi con seminaristi del Punjab e inglese con gli altri. Era un vero  studioso e poteva imparare facilmente tutte le lingue locali.  
            Condivideva le sue esperienze pastorali  in varie parrocchie della diocesi di Multan con grande gioia. Nel 1960 fu  creata la diocesi di Faisalabad e tutti i domenicani italiani giunsero a  Faisalabad insieme a Mons. Francesco Benedetto Cialeo. 
          Padre  Salvatore era molto legato ad Altavilla e alla Chiesa della Madonna del Carmine  dove celebrava sempre la Santa Messa ogni qualvolta tornava al paese per  abbracciare i suoi familiari. Durante la vita di Missionario tornò ad Altavilla  nel 1948 e nel 1956 raccontando l’esperienza vissuta e l’attività che svolgeva  in modo esemplare e con tanto tanto amore. Nel 1962 tornò definitivamente in  Italia, a Roma dove ebbe anche l’incarico di Parroco della Basilica di Santa  Maria Sopra Minerva. Nelle sue venute altavillesi, lo ricordo sempre con il suo  sorriso , la sua gioia nel salutarti e il suo amore verso i bambini di Via  Borgo. La sua dimora altavillese era presso l’abitazione del fratello Emidio,  nel vicolo 5 San Martino. Portava sempre tante caramelle in tasca che  distribuiva a tutti i bambini che incontrava. Era sempre presente nel mese di  luglio per la ricorrenza e la festa paesana per la Madonna del Carmine. Ritornava  anche a settembre per la festa della Madonna di Montevergine. Il  suo legame con il paese natio era veramente splendido. Padre  Salvatore trascorse gli ultimi anni della sua vita nella casa di riposo di  Nerola, in provincia di Roma, dove nel 1993 festeggiò i 60 anni di sacerdozio e  dove morì l’8 novembre 1995. Le sue spoglie riposano nel Cimitero di Altavilla  accanto a quelle dei suoi familiari.  
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